Bertinoro


Da via della Trinità, proprio all'uscita del parcheggio di Largo Cairoli, si percorre la Strada della Vendemmia, che si snoda tra Via della Trinità e via Vendemini.
Vi è collocata una mostra permanete di dipinti e di celebri artiisti che hanno sviluppato il tema de "La Vendemmia", narrando con il pennello il percorso di produzione del vino dal momento della piantagione dell'uva fino alla sua trasformazione in "Nettare degli Dei".
Fra le 7 tele che rappresentano le diverse fasi della vinificazione, si giunge quindi nell'acciottolata Via Vendemini che porta, su un percorso interamente pedonale, fin quasi a piazza della Libertà, il cuore della cittadina.

Nelle colline di Bertinoro, tra splendidi panorami e cantine famose, si trova il ristorante albergo Mingaren.

All'ingresso della piazza si trova la Cattedrale, originariamente piccolo oratorio dedicato a Santa Caterina, fu interamente riedificato nella veste attuale alla fine del 1500.
Addossata all'adiacente Palazzo Comunale, è priva di facciata.
Questa curiosa circostanza è dovuta al fatto che quando la chiesa fu costruita si aveva l'intenzione di distruggere il Palazzo Comunale.
Tuttavia, in seguito alle forti tensioni fra Guelfi e Ghibellini che attraversarono anche Bertinoro, questo non si verificò.
Di stile bramantesco a tre navate, con colonne in stile ionico, al suo interno conserva pregevoli opere d'arte, fra cui: "la pala di Santa Caterina d'Alessandria", patrona della Città di Bertinoro e "il crocifisso in legno di fico", di un solo pezzo, risalente alla fine del '500, che fu scolpito - così vuole la tradizione - da un pellegrino come ringraziamento per la grande ospitalità ricevuta a Bertinoro.
Pregevole anche la cripta a cui si accede dall'esterno.
Sul fondo della piazza della Libertà, a Colonna delle Anella è il simbolo di una radicata tradizione di ospitalità che regge al passare dei secoli ed è narrata da un aneddoto curioso che esalta lo spirito e l'attitudine alla squisita accoglienza da sempre presente in questa cittadina. Correva il Duecento, le Famiglie di Bertinoro decidevano di innalzare in piazza una colonna incastonandovi ciascuna un proprio anello. In tal modo i forestieri, usufruendone per legare il proprio cavallo, diventavano ospiti non solo di quella famiglia ma dell'intera comunità, subito partecipi di una gradevole atmosfera di ospitalità.
Nel 1570, passato il tempo della Signorie, la Colonna, ormai inutilizzata, fu rimossa per consentire la sistemazione dell'acquedotto.
All'inizio del '900 ritrovate con certezza le fondamenta e scoperti all'interno di una nicchia del Palazzo Comunale alcuni pezzi originali della Colonna, per volontà della cittadinanza fu fatta riedificare e dal 5 settembre 1926, ogni anno, la prima domenica di settembre, si celebra la Festa dell'Ospitalità.
Imboccando via delle Mura si possono ammirare i quadri dedicati ai mestieri di una volta; il parapetto della stradina, a ridosso del borgo sottostante, è ciò che resta della cinta difensiva delle mura di origine bizantina.
Percorrendo il passaggio che conduce al Torrione San Giuseppe, si conclude il percorso nella Piazzetta o Piazza Guido del Duca, cuore commerciale della città, dove si trovano diversi negozi e caffè.

bertinoro 


   

Il Menù di Mingaren

 

Primi piatti

La Griglia

I Contorni

I Dolci


La storia del Ristorante


La Ida che fa la piadina sul portone di casa >>>


Trattoria albergo Mingaren - Via Consolare 1699, Bertinoro - Forlì-Cesena- Tel/Fax: 0543 448471
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Da via della Trinità, proprio all'uscita del parcheggio di Largo Cairoli, si percorre la Strada della Vendemmia, che si snoda tra Via della Trinità e via Vendemini.
Vi è collocata una mostra permanete di dipinti e di celebri artiisti che hanno sviluppato il tema de "La Vendemmia", narrando con il pennello il percorso di produzione del vino dal momento della piantagione dell'uva fino alla sua trasformazione in "Nettare degli Dei".
Fra le 7 tele che rappresentano le diverse fasi della vinificazione, si giunge quindi nell'acciottolata Via Vendemini che porta, su un percorso interamente pedonale, fin quasi a piazza della Libertà, il cuore della cittadina.

Nelle colline di Bertinoro, tra splendidi panorami e cantine famose, si trova il ristorante albergo Mingaren.

All'ingresso della piazza si trova la Cattedrale, originariamente piccolo oratorio dedicato a Santa Caterina, fu interamente riedificato nella veste attuale alla fine del 1500.
Addossata all'adiacente Palazzo Comunale, è priva di facciata.
Questa curiosa circostanza è dovuta al fatto che quando la chiesa fu costruita si aveva l'intenzione di distruggere il Palazzo Comunale.
Tuttavia, in seguito alle forti tensioni fra Guelfi e Ghibellini che attraversarono anche Bertinoro, questo non si verificò.
Di stile bramantesco a tre navate, con colonne in stile ionico, al suo interno conserva pregevoli opere d'arte, fra cui: "la pala di Santa Caterina d'Alessandria", patrona della Città di Bertinoro e "il crocifisso in legno di fico", di un solo pezzo, risalente alla fine del '500, che fu scolpito - così vuole la tradizione - da un pellegrino come ringraziamento per la grande ospitalità ricevuta a Bertinoro.
Pregevole anche la cripta a cui si accede dall'esterno.
Sul fondo della piazza della Libertà, a Colonna delle Anella è il simbolo di una radicata tradizione di ospitalità che regge al passare dei secoli ed è narrata da un aneddoto curioso che esalta lo spirito e l'attitudine alla squisita accoglienza da sempre presente in questa cittadina. Correva il Duecento, le Famiglie di Bertinoro decidevano di innalzare in piazza una colonna incastonandovi ciascuna un proprio anello. In tal modo i forestieri, usufruendone per legare il proprio cavallo, diventavano ospiti non solo di quella famiglia ma dell'intera comunità, subito partecipi di una gradevole atmosfera di ospitalità.
Nel 1570, passato il tempo della Signorie, la Colonna, ormai inutilizzata, fu rimossa per consentire la sistemazione dell'acquedotto.
All'inizio del '900 ritrovate con certezza le fondamenta e scoperti all'interno di una nicchia del Palazzo Comunale alcuni pezzi originali della Colonna, per volontà della cittadinanza fu fatta riedificare e dal 5 settembre 1926, ogni anno, la prima domenica di settembre, si celebra la Festa dell'Ospitalità.
Imboccando via delle Mura si possono ammirare i quadri dedicati ai mestieri di una volta; il parapetto della stradina, a ridosso del borgo sottostante, è ciò che resta della cinta difensiva delle mura di origine bizantina.
Percorrendo il passaggio che conduce al Torrione San Giuseppe, si conclude il percorso nella Piazzetta o Piazza Guido del Duca, cuore commerciale della città, dove si trovano diversi negozi e caffè.

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